Le indagini condotte tra il 2011 e il 2017 sotto la direzione di Enzo Lippolis, e con la partecipazione di Alessandro Jaia, Luigi Caliò e Rita Sassu, hanno messo in luce alcuni edifici monumentali a N della grande plateia e a E del Ninfeo (Fig. 1).
Fig. 1 – Il gruppo di lavoro dell’Università di Roma ‘La Sapienza’, campagna 2017
(da sinistra: Corrado Alvaro, Patrizio Fileri, Alessio Sassù, Lavinia Del Basso, Francesca Leoni, Gian Michele Gerogiannis,
Vincenzo Tallura, Giulia Vannucci, Marta De Santis, Enzo Lippolis, Claudia Lamanna, Rita Sassu, Alessandro M. Jaia)
Tra questi si trova un grande monumento funerario (cd. Edificio I) a pianta quadrangolare (m 14 x 14), crepidine, podio e camera ipogea con tre sepolture, databile tra età tardo-ellenistica e proto-imperiale (Fig. 2).
Fig. 2 – Edificio I, cd. ‘Mausoleo’
A E del mausoleo e a S dell’area di scavo, sono stati individuati i resti di una seconda grande costruzione a pianta quadrata, con pilastri angolari (cd. Edificio II, m 4.4 x 4.4) (Fig. 3).
Fig. 3 – Edificio II
A N dell’area e a E del cd. Edificio I, è stato messo in luce un edificio semicircolare (cd. Edificio III, l. m 17) e camera ipogea, interpretato come edificio pubblico con funzione funeraria nei livelli sotterranei (Fig. 4).
Fig. 4 – Edificio III, dettaglio dell’edificio a prospetto semi-circolare
A SE del cd. Edificio III è stato scoperto un quarto monumento, la cui destinazione funeraria è confermata da due vani sepolcrali (cd. Edificio IV, 10 per 10 m). Su di esso fu costruita una struttura con diversi vani, di epoca tardo-imperiale e bizantina, che si estende verso E, indagata dalla missione del 2018, coordinata da Luigi Caliò. Una struttura circolare con vasca interna e pressa da olio suggeriscono la destinazione produttiva e artigianale del complesso (Fig. 5).
Fig. 5 – Struttura bizantina, particolare dell’impianto produttivo
Fig. 6 - Veduta areale dell’area di scavo (elab. Alessandro M. Jaia – Amici Simone)