Nel corso dell’estate 2023, il gruppo internazionale di ricerca coordinato dall’Università di Padova (direttore Jacopo Bonetto), in collaborazione con la SAIA e l'Eforia alle Antichità di Heraklion, e attivo presso il Santuario di Apollo Pythios a Gortina ha proseguito le attività di studio, documentazione e catalogazione dei reperti ceramici provenienti dall’area del Santuario e ha completato l’intervento di rilievo architettonico delle strutture del Tempio.
In particolare, l’attenzione è stata rivolta all’esame dei materiali, rinvenuti nel corso delle campagne di scavo degli anni precedenti, collocabili cronologicamente tra il X e il VII secolo a.C., che consentono nuove letture per le fasi che precedono la costruzione dell’edificio di culto già noto dagli studi precedenti.
Grazie a queste testimonianze, risulta ora possibile indagare più approfonditamente le dinamiche di frequentazione dell’area del santuario nel corso della prima metà del primo millennio a.C. e, di conseguenza, proporre nuove letture e interpretazioni dei fenomeni relativi alla formazione della polis di Gortina.
Tra le numerose testimonianze riportate alla luce, riveste senza dubbio una significativa importanza il deposito di fondazione rinvenuto all’interno della cella del Tempio: oltre a frammenti di ossa animali e carboni, sono stati recuperati alcuni frammenti appartenenti ad una coppa monoansata in vernice nera, che, grazie ai confronti con coppe provenienti da altri contesti cretesi, risulta databile tra la prima metà e la metà del VII secolo a.C.